CASA ROSSINI

Casa Rossini

La casa natale di Gioachino Rossini sorge sull'antica "Via del Duomo" (oggi via Rossini) e viene in parte innalzata nel corso del XV secolo (piano terra e primo piano) e parte in epoche successive.
Nei primi decenni del Settecento si compie l'ultima ristrutturazione importante che coinvolge interno e facciata (con il caratteristico balconcino). In questa abitazione Gioachino Rossini nasce il 29 febbraio 1792 come ricorda l'iscrizione commemorativa posta in una stanza del primo piano: "La divina arte della musica arrise in questa stanza alla nascita di Gioacchino Rossini".
Il Comune acquista l’edificio nel 1892, a cento anni dalla nascita del compositore; adibita a museo, la casa viene dichiarata monumento nazionale nel 1904 e restaurata infine negli anni '80 del novecento.

Gioachino Rossini La collezione esposta è frutto di diverse donazioni giunte a Pesaro in gran parte a fine Ottocento. Si tratta soprattutto di stampe, incisioni e litografie legate alla vita e all’opera del compositore che comprendono una ricca serie di ritratti ufficiali e una galleria dei cantanti che hanno contribuito alla fortuna delle opere rossiniane in Francia.

Il piano terra è dedicato agli interpreti rossiniani dell'ultima fase creativa di Rossini ed espone le stampe dei più celebri cantanti del XIX secolo: Adelina Patti in costume di Rosina (Il barbiere di Siviglia), Giovan Battista Rubini in costume di Otello, Giuditta Pasta in costume di Tancredi, Gilbert-Louis Duprez in costume di Arnold (Guillaume Tell).

Il primo piano della casa accoglie nel primo ambiente una galleria di circa trenta ritratti a stampa di Rossini, ordinati cronologicamente dalla giovinezza alla vecchiaia.
Nella piccola cucina dell'abitazione è esposta una gustosa collezione di caricature che mettono alla berlina Rossini e altri personaggi e compositori dell'epoca.
Nella stanza dedicata alla musica è possibile ammirare un fortepiano di inizio '800 appartenuto al compositore nonché lettere e spartiti autografi.
Nella penultima stanza sono esposte fotografie di Rossini in età matura mentre nella stanza dedicata agli ‘ultimi giorni’ di vita del compositore campeggia un ritratto sul letto di morte realizzato da Gustave Doré e alcune testimonianze che documentano i funerali e la sepoltura, nonchè una copia del testamento di Rossini che donò il suo cospicuo patrimonio al Comune di Pesaro per l'istituzione di un Liceo Musicale (oggi Conservatorio Rossini).

A questo grande compositore è dedicato il ROF (Rossini Opera Festival) che mette in scena ogni anno, dal 1980, le opere rossiniane attuando un laboratorio sperimentale senza pari nel mondo della musica e richiamando migliaia di appassionati da tutti i continenti.





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